Jekyll2022-11-22T16:02:03+01:00http://terremotocentroitalia.info//Terremoto Centro ItaliaUn progetto per informare sugli eventi sismici che hanno colpito il Centro Italia nel 2016.TerremotoCentroItaliaAnche TerremotoCentroItalia nel Blog del Giornale della Protezione Civile2018-01-31T00:00:00+01:002018-01-31T00:00:00+01:00http://terremotocentroitalia.info/TCI-nella-community-#GpcBlog<p>Sul Giornale della Protezione Civile è online <strong>#GpcBlog</strong>, una nuova community di blogger di cui fa parte anche TerremotoCentroItalia. Il nostro sarà un <a href="https://blog.ilgiornaledellaprotezionecivile.it/terremotocentroitalia/">blog collettivo</a> come il progetto Tci.</p> <p>Parleremo di terremoto in centro Italia a partire dall’esperienza che abbiamo vissuto in questo lungo anno ma parleremo soprattutto delle questioni che sono alla base del nostro impegno: <strong>comunicazione in emergenza, open data, attivismo, civic hacking e uso delle tecnologie digitali per rispondere alle emergenze</strong> (e non solo).</p> <p>Due articoli sono già online, non perdeteveli!</p> <p>Vi aspettiamo!</p>TerremotoCentroItaliaSul Giornale della Protezione Civile è online #GpcBlog, una nuova community di blogger di cui fa parte anche TerremotoCentroItalia. Il nostro sarà un blog collettivo come il progetto Tci.SMAC17 Strumenti digitali applicati al monitoraggio civico2017-11-11T00:00:00+01:002017-11-11T00:00:00+01:00http://terremotocentroitalia.info/smac17<p>L’11 Novembre scorso, insieme ad <a href="https://www.facebook.com/antonella.milanini">Antonella Milanini</a> ho partecipato a <a href="https://www.facebook.com/events/324202801336793/">SMAC17-Scuola di Monitoraggio e Azione Civica</a>, organizzata dal 10 al 12 Novembre da <a href="https://www.actionaid.it/">Act!onaid Italia</a> ad Arquata del Tronto.</p> <p>Le persone, intervenute in numero veramente significativo vista la durata della Scuola e la difficoltà in cui si trovano ancora i territori colpiti dal terremoto a partire dall’Agosto 2016, hanno segnalato fra le loro necessità quella di <strong>raccontarsi</strong>, in quanto la loro sensazione e preoccupazione è che il loro stato e i loro problemi vengano alla fine messi da parte dalle grandi fonti di informazione e che questo influisca negativamente anche su coloro che stanno decidendo le politiche della ricostruzione.</p> <h2 id="mapillary">Mapillary</h2> <p>Abbiamo raccontato della possibilità di utilizzare <a href="https://www.mapillary.com/app/?lat=42.77264&lng=13.29628&z=12&focus=map">Mapillary</a>, un servizio che raccoglie foto di luoghi per creare una visualizzazione soggettiva analoga a quella del più famoso Google Street View.</p> <p><img src="https://github.com/emergenzeHack/terremotocentro/blob/master/images/2017-11-11_SMAC17/mapillary_arquata.jpg?raw=true" alt="Mapillary Arquata del Tronto" /></p> <p>A pochi mesi dal terremoto del 24 Agosto, su <a href="https://terremotocentroitalia.info">terremotocentroitalia.info</a> abbiamo postato un <a href="https://terremotocentroitalia.info/2016-10-10-usare-mapillary-per-raccontare/">invito a usare Mapillary per documentare i luoghi colpiti dal sisma</a> proprio per la possibilità sia di dare una visione oggettiva e aggiornata dello stato delle cose, sia perché Mapillary permette anche di fare confronti fra diversi periodi. In più, cosa molto importante, le immagini che chiunque carica su Mapillary, assieme ai risultati di alcune elaborazioni che su di esse vengono compiute, sono rese disponibili con una licenza aperta (CC-BY-SA), che consente di mantenere la proprietà del proprio lavoro, ma anche di riutilizzare il materiale per realizzare altri progetti.</p> <p>Grazie ad Act!onaid che ha contattato direttamente Mapillary, è stato anche aperto un <a href="https://mapillary.github.io/mapillary_greenhouse/challenge/actionaid/">concorso</a>, per il quale il territorio scelto (in questo caso, quello di Arquata) viene diviso in una serie di rettangoli che rappresentano zone da “coprire” con le immagini. Il tracciato in viola che si vede al centro dell’immagine seguente evidenzia la copertura che è stata effettuata durante la Scuola. Dopo aver spiegato il funzionamento dell’app per smartphone, che i partecipanti hanno scaricato, siamo infatti usciti per circa un’ora e abbiamo mappato il territorio.</p> <p><img src="https://github.com/emergenzeHack/terremotocentro/blob/master/images/2017-11-11_SMAC17/mapillary_challenge.jpg?raw=true" alt="Mapillary challenge Arquata del Tronto" /></p> <h3 id="come-era-e-come-">Come era e come è</h3> <p>Come detto sopra, un’altra importante funzionalità di Mapillary, che lo rende utilissimo per documentare le fasi della ricostruzione, è che quando vengono fatte più riprese dello stesso luogo in momenti diversi, vi è la possibilità di confrontare le immagini. Questo permette, soprattutto in luoghi il cui aspetto cambia con una discreta velocità a causa per esempio dei lavori di ripristino, di analizzare i cambiamenti.</p> <iframe width="100%" height="400" src="https://www.mapillary.com/app/time-travel/?focus=photo&pKey=lsmtdeGLZrHlK-ujhhVWRQ&cKey=LuBuFE4Ipf31bcBNIfcBvA&ttKeys%5B%5D=LuBuFE4Ipf31bcBNIfcBvA"></iframe> <p>Confronto fra due immagini di due momenti diversi: far scorrere per scegliere l’una o l’altra. <a href="https://www.mapillary.com/app/time-travel/?focus=photo&pKey=lsmtdeGLZrHlK-ujhhVWRQ&cKey=LuBuFE4Ipf31bcBNIfcBvA&ttKeys%5B%5D=LuBuFE4Ipf31bcBNIfcBvA">Apri a schermo intero</a></p> <p>È possibile, grazie a un lavoro molto interessante di Cesare Gerbino, anche <a href="http://www.cesaregerbino.com/Mapillary/StreetImageCompare/StreetImageCompare.html?lat=42.77494,&lng=13.29811">confrontare le viste di Mapillary e di Google Street View nella stessa posizione</a></p> <p><img src="https://github.com/emergenzeHack/terremotocentro/blob/master/images/2017-11-11_SMAC17/street_compare.jpg?raw=true" alt="StreetCompare" /></p> <h2 id="immagini-su-flickr">Immagini su Flickr</h2> <p>Un’altra possibilità che abbiamo proposto, sempre su <a href="http://www.terremotocentroitalia.info">terremotocentroitalia.info</a>, è quella di documentare utilizzando immagini che contengano la posizione GPS in cui sono state scattate.</p> <p>A questo proposito, abbiamo aperto un <a href="https://www.flickr.com/photos/144881851@N07/">gruppo Flickr</a> sul quale le immagini sono caricate anche in questo caso con una licenza permissiva e aperta, e che può essere visualizzato anche come mappa:</p> <p><img src="https://github.com/emergenzeHack/terremotocentro/blob/master/images/2017-11-11_SMAC17/flickrmap.jpg?raw=true" alt="Mappa flickr" /></p> <h2 id="umap">umap</h2> <p>Altro strumento che è stato citato è <a href="https://umap.openstreetmap.fr/it/">umap</a>, che permette di realizzare mappe interattive e condivisibili online, che possono essere anche gestite a partire da un foglio elettronico condiviso.</p> <h2 id="conclusioni">Conclusioni</h2> <p>Tutti questi strumenti si basano su un fatto molto importante: quando si vuole documentare, raccontare, analizzare una situazione, se si ha un’informazione che è situata nel tempo (ha una data), ma anche nello spazio (è geotaggata), è possibile realizzare analisi molto interessanti perché si può, ad esempio, velocemente confrontare momenti diversi nello stesso luogo, o diversi luoghi nello stesso momento, oppure aggregare informazioni vicine geograficamente.</p> <p>Se tutto questo viene associato ad immagini, si ha sicuramente una fonte informativa aggiuntiva con un potenziale enorme: un’immagine infatti cristallizza una situazione in un momento e in un luogo, registrando dati che non sempre sono colti all’atto del sopralluogo, ma che possono essere desunti dalle immagini anche a distanza di molto tempo.</p> <p>La Scuola di Acti!onaid è stato un importantissimo momento di confronto fra cittadini interessati, mondo delle ONG e dell’attivismo civico, ma anche con le istituzioni, che si sono prestate il giorno successivo a un dialogo con gli intervenuti per verificare le proprie posizioni.</p> <p>Dal Blog di <a href="https://terremotocentroitalia.info/2017-11-11-smac17/">Matteo Fortini</a></p>TerremotoCentroItaliaL’11 Novembre scorso, insieme ad Antonella Milanini ho partecipato a SMAC17-Scuola di Monitoraggio e Azione Civica, organizzata dal 10 al 12 Novembre da Act!onaid Italia ad Arquata del Tronto.Un Anno di TerremotoCentroItalia2017-08-23T00:00:00+02:002017-08-23T00:00:00+02:00http://terremotocentroitalia.info/un-anno-di-tci<p>E’ il 24 agosto 2017. Doveva arrivare prima o poi. Un anno. Un anno dal primo sisma del 2016 nel Centro Italia. Un anno dalla nascita del nostro progetto di informazione <a href="http://terremotocentroitalia.info/">TerremotoCentroItalia</a> (detto anche <strong>TCI</strong> come lo chiamiamo tra gli affezionatissimi).</p> <p>Da oggi in poi probabilmente sarà un continuo ascoltar le seguenti frasi “un anno dal terremoto ad Amatrice”, “un anno dal terremoto a Norcia”, “un anno dalla distruzione del Centro Italia”, “un anno dalla distruzione dei monti Sibillini”, “un anno da Rigopiano” etc…Ogni media si assume però, la responsabilità di parlare “per conto suo” e tramite “la sua inchiesta”.</p> <p>Ogni media si assume la responsabilità di darvi “la sua versione” che non è assolutamente aggregante anzi. E’ volutamente una sola pagina di una storia molto lunga e complessa. Sicuramente è la verità, ma è solo una verità. Cioè, è pur sempre una parte di un racconto che per essere raccontato avrebbe avuto bisogno di un progetto molto diverso. Probabilmente avrebbe avuto bisogno di un “racconto collettivo”, messo in piedi da tanti giornalisti, da testate diverse che, unendo le forze e le risorse, avrebbero potuto arrivare alle fonti. E di intermediari validi per capire cosa è e cosa è stato questo anno ce ne sono molti.</p> <p>Certo, <strong>TerremotoCentroItalia</strong> prova ad essere un contenitore di segnalazioni utili e una prima fonte. Poi però bisogna parlare con le persone che sono sul campo. Bisogna parlare con <a href="http://www.actionaid.org/it/profiles/sara-vegni">Sara Vegni</a> di <a href="http://www.actionaid.it/">ActionAid Italia</a> che si è adoperata per un anno intero sul territorio per relazionarsi con le comunità distrutte. Bisogna parlare con tutte quelle realtà associative che si sono formate in modo spontaneo sui territori per spirito di attaccamento a quei luoghi (ad esempio <a href="https://it-it.facebook.com/centroItaliaterremoto/">Chiedi alla polvere</a>, ma ce ne sono moltissime altre). Bisogna parlare con i pastori di Amatrice, come dice giustamente <a href="http://presidenza.governo.it/AmministrazioneTrasparente/Personale/curriculum/dettaglio.asp?d=196975&queryInServizio=nocessa">Titti Postiglione</a> in <a href="https://www.youtube.com/watch?v=bQ9VaJk3NDc&index=2&t=3080s&list=PLdIRkt_YxJxBbcKLKoSYb6EOsdYL8LECM">questo</a> intervento, vanno guardati in faccia (perchè online le emozioni si percepiscono molto male).</p> <p>Potremmo dare voce al territorio parlando di comunità che vivono l’emergenza da ormai troppo tempo, di cittadini che non sono stati coinvolti nei processi di ricostruzione ma che li hanno subiti, cittadini che si sentono soffocati dalla burocrazia e, ad un anno, abbandonati. Potremmo ma TCI ha raccolto anche e soprattutto un’altra realtà.</p> <p>Queste comunità ci stanno incantando e stimolando, sorprendendo l’intera Italia, per come hanno preso il destino nelle proprie mani. Nessuno potrà mai permettersi di dire che questi “montanari testoni” sono troppo docili per assumersi il proprio destino. La straordinaria esplosione di poteri delle comunità colpite è un avvertimento per tutti che i cittadini non possono essere ingannati da promesse vuote e che non tollerano comportamenti corrotti e processi imposti dall’alto. Il potere delle persone, della comunità ha creato una forza prorompente che non si fermerà.</p> <p>E poi bisogna anche seguire a fondo progetti come <a href="http://ricostruzionetrasparente.it/">Ricostruzione Trasparente</a> per comprendere cosa sia stato, cosa non sia stato, cosa sarà fatto e cosa non sarà fatto per la ricostruzione di quel pezzo di paese. Son tutte fonti che hanno avuto (chi online chi no, non importa) diretto contatto con le persone che il terremoto lo hanno visto, lo hanno vissuto e lo vivono tutt’oggi sulla loro pelle.</p> <p><img src="https://iltempe.github.io/assets/article_images/2017-08-22-un-anno-di-TCI/FabioGabanella.jpg" alt="disegno di Fabio Gabanella" /></p> <p>Non staremo qui ad annoiarvi nuovamente con la storia di cosa è stato per noi TCI. Dopo averlo, raccontato e promosso con tutta la nostra forza penso che non serva più. Quello che possiamo fare, è invece scrivere qui che <strong>in un anno TerremotoCentroItalia non si è mai fermato.</strong> Proprio in questi giorni il progetto era operativo per supportare la divulgazione delle notizie su quanto accaduto ad Ischia. Al contrario di tutte le aspettative. A dimostrazione che non è vero che se un progetto non è direttamente spinto dai soldi muore. A dimostrazione del fatto che con un po’ di coordinamento un progetto come questo può essere di aiuto e non ostacolare o mettersi in competizione con gli enti pubblici. A dimostrazione del fatto che tutt’oggi occorre ancora segnalare e far raccontare ai terremotati ciò che accade (se guardate <a href="http://terremotocentroitalia.info/fabbisogni/">le segnalazioni dei fabbisogni</a>, le ultime arrivate sono di Agosto 2017). E questo è grazie ad una redazione sempre operativa composta da molte persone che non si conoscevano cosi bene e che oggi sono amici.</p> <p>A distanza di un anno possiamo dire che l’impatto che questo progetto avrebbe dovuto avere in modo orizzontale su altri fronti, oltre che su quello del sisma, c’è stato solo in parte. Se è possibile creare un racconto di quello che avviene è stato perché le informazioni di TCI sono accessibili a chiunque ed in formato aperto. Questo crea un insieme di contenuti che oggi costituiscono <strong>un anno di opendata costantemente aggiornati</strong> in primis dalle persone che li generano e successivamente dalla redazione di TCI che li modera, ne aggiorna lo stato, li cancella se non sono reputati utili. Questo è appunto un processo in continua evoluzione di produzione di dati che costituisce il “cuore” del progetto e che a nostro modesto parere dovrebbe essere replicato (e certamente migliorato) laddove si debba comunicare durante una crisi. Indipendentemente dall’aspetto tecnologico. <strong>Chisseneimporta delle tecnologie da usare</strong>. E’ un aspetto assolutamente marginale. Chiunque si concentri sulle tecnologie e non sul reale problema degli opendata trova sempre un “mago dell’ultim’ora” che vorrà vendergli una tecnologie nuova di pacca e perderà di vista l’obiettivo di produrre i dati aperti. E su questo punto, in questo anno non si è riflettuto secondo me abbastanza, direi (quasi) per nulla, se non altro <strong>pochissimo a livello generale e tutto molto legato ad azioni di singole persone</strong>.</p> <p>Tra gli altri benefici abbiamo potuto constatare che <strong>produrre dati di questo tipo in emergenza consente di “agganciare” i territori colpiti al resto del paese e anche del mondo intero</strong>, perchè i fabbisogni vengono strutturati in un formato tale che è condivisibile da tutti, uomini e computer.</p> <p>In questo anno siamo stati invitati a diverse riflessioni, riunioni, discussioni sul tema “emergenze” e possiamo dire che effettivamente non esiste un sistema italiano di produzione dati aperti in stato di crisi. Non sono state nemmeno prodotte linee guida o strumenti che potrebbero essere utili a tanti enti che hanno poche risorse per crearli da soli. Le pubbliche amministrazioni si sono “arenate” da una parte sui social network perché si è scoperto che la “comunicazione è social” (come se fosse obbligatorio stare su Facebook), dall’altra sul tema trasparenza e sull’archiviazione dei dataset, così una tantum. E non c’è nessuno che metta assieme le due cose. Pochissimi che abbiano seriamente compreso che l’informazione aperta costituisce presupposto fondamentale non solo per la creazione di servizi informativi al cittadino (che già sarebbe cosa nobile), ma anche per alimentare i canali di comunicazione tradizionali che, ricordo, in caso di emergenza, vanno dal megafono alla radio, alla TV e anche ai social. I dati aperti potenzialmente possono alimentare tutti questi canali, compresa la “voce” di quelli che devono guardare in faccia i pastori di Amatrice. Questa è stata un’estate terribile per l’Italia, ad esempio per gli incendi, piaga che affligge ormai da anni il nostro paese. Sono pochi i casi in cui “dai territori” si sono aperti dati utili. Eppure le informazioni in qualche cassetto ci sono: mancano la volontà e gli strumenti per poterle divulgare.</p> <p>Un grazie sentito a tutti coloro che hanno collaborato nella redazione di TCI, un grazie agli sviluppatori che hanno contribuito a creare la piattaforma, un grazie ad <a href="https://www.actionaid.it/">Action Aid</a> Italia, un grazie a <a href="https://openstreetmap.it/">OpenstreetMap Italia</a>, un grazie a <a href="https://www.waze.com/it/">Waze Italia</a>. Un grazie alla community delle persone che sta tutt’ora in continuo ascolto e collabora, supporta, rilancia e parla del fatto che il terremoto ancora c’è, non è finito con le scosse di un anno fa, anzi va tutt’ora raccontato perchè non riguarda solo i popoli colpiti ma tutti noi. Loro sono <a href="https://t.me/joinchat/BgW6eEBsI3rLKsJk9L7FJg">il “gruppone” Telegram di TCI</a>. Un grazie a tutti coloro hanno anche solo condiviso una notizia utile per noi. <strong>Sono queste persone che hanno costruito un riflettore che non si è spento e che resterà acceso fino a che servirà.</strong></p> <p>Il termine di questo post è in tono un po’ pessimistico, non tanto per il terremoto in sé, che già è una tragedia di dimensioni immani quanto per il paese Italia sui temi di cui vi abbiamo parlato sopra. Non vogliamo allarmare nessuno, ma forse noi siamo solo in attesa della prossima strage, guardate cosa è accaduto <a href="http://www.ansa.it/campania/notizie/2017/08/21/terremotopaura-a-ischiagente-in-strada_e0d9321d-44da-4f81-bfcf-fe2db79aac55.html">proprio questa settimana ad Ischia</a>:non linkeremo qui la pagina web della protezione civile del Comune di Ischia per evitare facile polemiche, ma chiunque di voi può facilmente verificare (a titolo di esempio) la situazione per questo Comune. E come questo molti altri comuni italiani. La maggioranza. Perchè i comuni italiani non sono Roma, Firenze e Milano. I comuni italiani sono Amatrice, Accumoli, Arquata, Norcia e Ischia. E, quindi, dopo la prossima strage se niente sarà stato fatto dal punto di vista della “comunicazione in emergenza” ci ritroveremo a piangere non solo (lecitamente) le vittime (che ci saranno a prescindere dagli opendata) ma anche a lagnarci di quanto farragginoso e burocratico sia questo paese nella divulgazione delle notizie che ci riguardano, nell’uso della tecnologia e nell’invio delle informazioni. Noi con TCI ci abbiamo provato, in un modo forse poco ortodosso, forse poco progettato, ma in un modo che ha dato alcuni piccoli frutti. <strong>Chi fosse ancora interessato ad approfondire ci contatti. Noi ci abbiamo provato. Grazie ancora a tutti.</strong></p> <p>Un’ultima cosa: in questi giorni la nostra cover Facebook sarà costituita da <a href="/img/TCI_1anno.jpg">questa immagine</a>. Se vuoi ricordare anche te questo anno e dare un segno imposta anche tu questa foto sullo sfondo del tuo profilo!</p> <p><img src="/img/TCI_1anno.jpg" alt="la nostra cover ad un anno dal terremoto" /></p>TerremotoCentroItaliaE’ il 24 agosto 2017. Doveva arrivare prima o poi. Un anno. Un anno dal primo sisma del 2016 nel Centro Italia. Un anno dalla nascita del nostro progetto di informazione TerremotoCentroItalia (detto anche TCI come lo chiamiamo tra gli affezionatissimi).Mappa dei Comuni del Cratere2017-03-21T00:00:00+01:002017-03-21T00:00:00+01:00http://terremotocentroitalia.info/mappa-comuni-cratere-bis<p>Qui di seguito la mappa dei comuni del cratere colpiti dai sismi.</p> <link rel="stylesheet" href="https://unpkg.com/leaflet@1.0.0/dist/leaflet.css" /> <script src="https://unpkg.com/leaflet@1.0.0/dist/leaflet.js"></script> <link rel="stylesheet" href="https://cdnjs.cloudflare.com/ajax/libs/Leaflet.awesome-markers/2.0.2/leaflet.awesome-markers.css" /> <script src="https://cdnjs.cloudflare.com/ajax/libs/Leaflet.awesome-markers/2.0.2/leaflet.awesome-markers.min.js"></script> <style> #map{ height: 1000px; width: 100%; } </style> <div class="row"><div class="col-md-12"> <div id="map"></div> </div> </div> <div class="row"><div class="col-md-12"> <div class="list-group"> </div> </div> </div> <script> function urldecode(str) { return decodeURIComponent((str+'').replace(/\+/g, '%20')); 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markerList.push([42.7546212, 12.8637598, "Vallo di Nera", "", ""]); markerList.push([43.0298075, 13.1750621, "Acquacanina", "", ""]); markerList.push([43.1385337, 13.2248354, "Caldarola", "", ""]); markerList.push([43.1357641, 13.0683092, "Camerino", "", ""]); markerList.push([43.3418075, 13.1826818, "Castel Sant’Angelo sul Nera", "", ""]); markerList.push([43.1087889, 13.2580261, "Cessapalombo", "", ""]); markerList.push([43.3738411, 13.2163133, "Cingoli", "", ""]); markerList.push([43.0361407, 13.1554547, "Fiastra", "", ""]); markerList.push([43.037312, 13.0891303, "Fiordimonte", "", ""]); markerList.push([43.18745, 12.932168, "Fiuminata", "", ""]); markerList.push([43.2566101, 13.00892, "Matelica", "", ""]); markerList.push([42.9944324, 13.0010217, "Monte Cavallo", "", ""]); markerList.push([43.0817007, 13.0429675, "Muccia", "", ""]); markerList.push([43.0620542, 13.083766, "Pievebovigliana", "", ""]); markerList.push([43.0432342, 13.04783541, "Pievetorina", "", ""]); markerList.push([43.17905, 12.98567, "Pioraco", "", ""]); markerList.push([43.2290211, 13.1779663, "San Severino Marche", "", ""]); markerList.push([43.1472457, 12.9484699, "Sefro", "", ""]); markerList.push([43.1774304, 13.1897524, "Serrapetrona", "", ""]); markerList.push([43.2087546, 13.2844096, "Tolentino", "", ""]); markerList.push([43.310556, 13.311475, "Treia", "", ""]); markerList.push([42.9437596, 13.13840908, "Ussita", "", ""]); markerList.push([42.9312321, 13.087449, "Visso", "", ""]); markerList.push([42.7170082, 13.0135022, "Cascia", "", ""]); markerList.push([42.8210425, 12.9176291, "Cerreto Di Spoleto", "", ""]); markerList.push([42.6512172, 12.9514791, "Monteleone Di Spoleto ", "", ""]); markerList.push([42.7927706, 13.0930812, "Norcia ", "", ""]); markerList.push([42.711239, 12.933876, "Poggiodomo ", "", ""]); markerList.push([42.87848895, 13.03908211, "Preci ", "", ""]); markerList.push([42.7337577, 12.8355862, "Sant’anatolia Di Narco ", "", ""]); markerList.push([42.8884087, 12.9263286, "Sellano ", "", ""]); markerList.push([42.7546212, 12.8637598, "Vallo Di Nera ", "", ""]); markerList.push([42.4485252, 13.2820226, "Barete", "", ""]); markerList.push([42.4549996, 13.2322183, "Cagnano Amiterno", "", ""]); markerList.push([42.4375992, 13.2962364, "Pizzoli", "", ""]); markerList.push([42.4411465, 13.8234374, "Farindola", "", ""]); markerList.push([42.542941, 13.716395, "Castel Castagna", "", ""]); markerList.push([42.5408678, 13.6789376, "Colledara", "", ""]); markerList.push([42.5087871, 13.65848957, "Isola del Gran Sasso", "", ""]); markerList.push([42.52354, 13.555392, "Pietracamela", "", ""]); markerList.push([42.5521311, 13.5379617, "Fano Adriano", "", ""]); // initialize the map var map = L.map('map') // create the tile layer with correct attribution var osmUrl='https://{s}.tile.openstreetmap.fr/hot/{z}/{x}/{y}.png'; var osmAttrib='© <a href="http://www.openstreetmap.org/copyright">OpenStreetMap</a>, Tiles courtesy of <a href="http://leafletjs.com/" target="_blank">Leaflet</a>'; var osm = new L.TileLayer(osmUrl, {minZoom: 3, maxZoom: 19, attribution: osmAttrib}); var sumLat = 0.; var sumLon = 0.; var countMarkers=0; for (var i=0; i<markerList.length; i++) { var lat = markerList[i][0]; var lon = markerList[i][1]; var popupText = markerList[i][2]; var popupURL = markerList[i][3]; if (!isNaN(lat) && !isNaN(lon)) { var markerLocation = new L.LatLng(lat, lon); var marker = new L.Marker(markerLocation, { icon: houseMarker} ); map.addLayer(marker); if(popupURL) { marker.bindPopup("<a href=\"" + popupURL + "\">" + urldecode(popupText) + "</a>"); } else { marker.bindPopup(popupText); } sumLat += lat; sumLon += lon; countMarkers++; } } map.addLayer(osm).setView([sumLat / countMarkers, sumLon / countMarkers], 10); </script>TerremotoCentroItaliaQui di seguito la mappa dei comuni del cratere colpiti dai sismi.Un pagina web per segnalare l’emergenza neve in provincia di Teramo2017-01-23T00:00:00+01:002017-01-23T00:00:00+01:00http://terremotocentroitalia.info/segnalare-emergenza-neve-provincia-teramo<table> <tbody> <tr> <td>*pubblicato in origine sul <a href="http://blog.ondata.it/un-pagina-web-per-segnalare-lemergenza-neve-in-provincia-di-teramo/" title="Permalink to Un pagina web per segnalare l’emergenza neve in provincia di Teramo">blog</a> dell’associazione onData</td> <td>autore: <a href="https://twitter.com/aborruso">Andrea Borruso</a>*</td> </tr> </tbody> </table> <p>La mattina di sabato 21 gennaio 2017 mi ha scritto Barbara Coccagna. È originaria di Teramo e colpita da quello che legge, vede e sente sull’<strong>emergenza neve</strong> in quell’area mi ha inviato questa email:</p> <blockquote> <p>[…] Secondo me sarebbe utile una piattaforma che consenta di poter segnalare mappando il punto esatto in cui sono ubicate le case delle persone isolate e che magari consenta l’incontro tra mezzi di soccorso (soprattutto di privati volontari) e segnalazioni dei parenti.<br /> La cosa è diversa se non solo le istituzioni ma chiunque sul web sa esattamente dove si trova chi è bloccato in casa.<br /> Il tempo è pochissimo e i soccorsi sono lenti. Qualunque idea di una mente illuminata potrebbe salvare vite umane.<br /> Che tu sappia qualcuno sta lavorando a un progetto di questo tipo? Ti viene in mente qualcosa?[…]</p> </blockquote> <p>L’incontro con Barbara è un po’ come quello con <a href="https://medium.com/@aborruso/il-bello-dellintern%C3%A8t-1f93705fe8e8#.j3b2uvv5j">Erminio</a>: per me è una sconosciuta, ma scatta subito qualcosa e non solo per la gravità della situazione che descrive. Giro subito la sua email ai soci di <a href="http://ondata.it/">onData</a>, “vado di <em>mumbling</em>” e dopo poco mi trovo in <em>hangout</em> con Lorenzo Perone a immaginare come mettere in piedi rapidamente qualcosa di utile allo scopo.</p> <p>Parte allora un fitto (quasi 40) e rapido scambio di email tra Barbara, me, Lorenzo e Gianluca Di Carlo (della Provincia di Teramo) e in serata riusciamo a mettere in piedi un <strong>modulo</strong> per raccogliere le <strong>segnalazioni</strong>, basato su <a href="https://ona.io/">Ona</a>.<br /> Ma più guardavo quanto realizzato, più mi sembrava un duplicato del <em>form</em> di <a href="http://terremotocentroitalia.info/"><strong>Terremoto Centro Italia</strong></a>.<br /> Allora ho scritto in chat a <em>M&M’S</em> (Matteo Tempestini e Matteo Fortini), i creatori di TCI. Ero un po’ in imbarazzo - sia personale, che tecnologico - ma Tempesta per fortuna mi suggerisce una soluzione con cui cogliere “capre e cavoli”: usare il nuovo form costruito per convogliare i dati raccolti sul <a href="https://github.com/emergenzeHack/terremotocentro_segnalazioni/issues">contenitore di segnalazioni</a> di TCI.<br /> Questo contenitore è secondo me la punta di diamante del progetto TCI, con migliaia di segnalazioni raccolte e gestite, grazie a lavoro di “redazione” che delle persone meravigliose fanno da mesi.</p> <p>L’indomani allora mi sono messo a studiare <a href="https://ona.io/static/docs/index.html">le API</a> di Ona, in modo da poterle fare dialogare con <a href="https://developer.github.com/v3/issues/">quelle delle issue di GiTHub</a> e produrre delle segnalazioni dentro TCI, con lo stesso schema usato per questo progetto (<a href="https://github.com/emergenzeHack/terremotocentro_segnalazioni/issues/2182">qui</a> una d’esempio), in modo che questo nuovo flusso possa essere “trasparente” rispetto alla destinazione.<br /> Inoltre Barbara ci ha chiesto di poter esporre su una mappa i dati raccolti e Gianluca invece su un foglio elettronico web.</p> <p><a href=""><img src="http://wp.ondata.it/ondata/wp-content/uploads/sites/5/2017/01/2017-01-23_09h12_39.png" alt="Emergenza Neve in Abruzzo: invia una segnalazione" /></a></p> <p>Gli elementi attivi sono questi:</p> <ul> <li>il <strong>modulo</strong> creato per raccogliere le segnalazioni <a href="https://enketo.ona.io/x/#YBjh">https://enketo.ona.io/x/#YBjh</a>;</li> <li>il centro di <strong>raccolta</strong> delle <strong>segnalazioni</strong> di TCI <a href="https://github.com/emergenzeHack/terremotocentro_segnalazioni/issues">https://github.com/emergenzeHack/terremotocentro_segnalazioni/issues</a>;</li> <li>la <strong>mappa</strong> creata per raccogliere queste segnalazioni <a href="http://umap.openstreetmap.fr/it/map/emergenza-teramo-segnalazioni-emergenza-neve_122333">http://umap.openstreetmap.fr/it/map/emergenza-teramo-segnalazioni-emergenza-neve_122333</a>.</li> </ul> <p>È stato semplice: un po’ per la forza che stimola una richiesta di questo tipo, un po’ perché la parte tecnologica è robusta e ben documentata, e sopratutto per avere a disposizione un <em>hub</em> come quello di Terremoto Centro Italia (che, mi ripeto, ha alle spalle delle persone meravigliose e ormai esperte).</p> <p>Ma il bello arriva lunedì 23, di pomeriggio: mi chiama Gianluca (che lavora in Provincia di Teramo) e mi dice “le segnalazioni che vengono dal form costruito per Teramo, allora le gestiamo noi”.<br /> È una gran cosa, la <strong>Pubblica Amministrazione</strong> entra in modo ufficiale e concreto in questo processo di <em>civic tech</em>.</p> <p>Mi auguro che quanto fatto possa essere utile. <strong>Ringrazio Barbara</strong> per essere apparsa in modo inatteso tra i messaggi di posta elettronica e averci dato questa opportunità.</p>TerremotoCentroItalia*pubblicato in origine sul blog dell’associazione onData autore: Andrea Borruso*Mappa dei centri d’accoglienza dai Comuni dell’Aquila e di Rieti2017-01-18T00:00:00+01:002017-01-18T00:00:00+01:00http://terremotocentroitalia.info/mappa-rifugi-aquila<p>Mappa dei centri d’accoglienza segnalati dai Comune dell’Aquila e di Rieti aggiornati al 18 Gennaio 2017. Cliccare sulle icone per avere più informazioni.</p> <link rel="stylesheet" href="https://unpkg.com/leaflet@1.0.0/dist/leaflet.css" /> <script src="https://unpkg.com/leaflet@1.0.0/dist/leaflet.js"></script> <link rel="stylesheet" href="/css/OverPassLayer.css" /> <link rel="stylesheet" href="https://cdnjs.cloudflare.com/ajax/libs/Leaflet.awesome-markers/2.0.2/leaflet.awesome-markers.css" /> <script src="https://cdnjs.cloudflare.com/ajax/libs/Leaflet.awesome-markers/2.0.2/leaflet.awesome-markers.min.js"></script> <script type="text/javascript" src="/js/OverPassLayer.bundle.js"></script> <style> #map{ height: 400px; width: 100%; } </style> <div class="row"><div class="col-md-12"> <div id="map"></div> </div> </div> <script> var houseMarker = L.AwesomeMarkers.icon({ icon: 'home', prefix: 'fa', markerColor: 'green' }); var attr_osm = 'Map data © <a href="http://openstreetmap.org/">OpenStreetMap</a> contributors', attr_overpass = 'POI via <a href="http://www.overpass-api.de/">Overpass API</a>'; var osm = new L.TileLayer('http://{s}.tile.openstreetmap.org/{z}/{x}/{y}.png', { attribution: [attr_osm, attr_overpass].join(', ') }); var map = new L.Map('map').addLayer(osm).setView(new L.LatLng(42.39404,13.12141), 10); var opl = new L.OverPassLayer({ debug: false, endPoint: 'https://overpass-api.de/api/', minZoom: 10, markerIcon: houseMarker, query: 'node({{bbox}})["amenity"="social_facility"]["social_facility"="shelter"]["social_facility:for"="displaced"];out qt;', minZoomIndicatorOptions: { position: 'topright', minZoomMessage: 'Livello di zoom attuale: CURRENTZOOM - Minimo zoom per vedere i dati: MINZOOMLEVEL' } }); map.addLayer(opl); </script>TerremotoCentroItaliaMappa dei centri d’accoglienza segnalati dai Comune dell’Aquila e di Rieti aggiornati al 18 Gennaio 2017. Cliccare sulle icone per avere più informazioni.Usare i dati di TerremotoCentroItalia con Google Sheet2017-01-11T00:00:00+01:002017-01-11T00:00:00+01:00http://terremotocentroitalia.info/usare-dati-google-sheet<p>Come potete leggere <a href="http://www.terremotocentroitalia.info/opendata/">qui</a> il nostro progetto consente libero riuso delle informazioni registrate in questo sito. Il che significa che i nostri dati sono aperti e riusabili purchè si citi la fonte dalla quale provengono.</p> <p>Questo significa che non solo potete condivdere le informazioni registrate su TerremotoCentroItalia o segnalarle, ma che tecnicamente è possibile usare i nostri dati per analisi, statistiche, altri servizi di informazione etc…</p> <p>Chi volesse cimentarsi nell’utilizzo dei dati grezzi può trovare i link ai nostri dati <a href="http://www.terremotocentroitalia.info/opendata/">qui</a>.</p> <p>Per chi avesse più difficoltà a fare questo, un modo semplicissimo per riusare i dati delle segnalazioni presenti sul nostro portale è quello di usare un foglio <a href="https://www.google.it/intl/it/sheets/about/">Google Sheet</a> per importare tutti i nostri dati e lavorarci direttamente da Google Sheet (praticamente la versione Excel di Google).</p> <p>Questa la procedura:</p> <ul> <li>Aprite un nuovo foglio Google Sheet</li> <li>Fate click su Strumenti -> Editor di script</li> <li>Fare click su Crea Script per Speadsheet</li> <li>Cancellare tutto ciò che trovate scritto nel file e incollare <a href="https://gist.github.com/paulgambill/cacd19da95a1421d3164">questo</a> script nello script editor del foglio</li> <li>Rinominare lo script in ImportJSON.gs e salvare</li> <li>Tornando nel foglio di lavoro, nella cella A1 scrivete la formula =ImportJSON(“https://raw.githubusercontent.com/emergenzeHack/terremotocentro/master/_data/issuesjson.json”)</li> <li>Attendere qualche secondo</li> </ul> <p>Fatto. Questo comando non fa altro che importare in modo dinamico i dati presenti nel nostro file delle segnalazioni all’interno del google sheet, formattando le segnalazioni in colonne e rendendole quindi facilmente visibili ed elaborabili se volete fare ulteriori analisi.</p> <p>La prima riga rappresenta l’intestazione dei dati, in particolare i record principali che potrebbero esservi utili sono:</p> <ul> <li>Issue Body: corpo della segnalazione. All’interno vi sono i metadati della segnalazione taggati con appositi campi.</li> <li>Issue Created At: data di creazione della segnalazione</li> <li>Issue Data Cosa: oggetto della segnalazione</li> <li>Issue Data Data: data inserita dall’utente</li> <li>Issue Data Descrizione: descrizione della segnalazione</li> <li>Issue Data Email: email di riferimento</li> <li>Issue Data Immagine: immagine allegata alla segnalazione</li> <li>Issue Data Indirizzo: indirizzo legato alla segnalazione</li> <li>Issue Data Lon: longitudine</li> <li>Issue Data Lat: latitudine</li> <li>Issue Data link: link della segnalazione</li> <li>Issue Labels: tag identificativi della segnalazione</li> <li>State: stato della segnalazione</li> </ul> <p>In questo modo lavorando sui filtri Google Sheet potete estrarre quelle che più vi interessano (ad esempio filtrando sul campo “issue labels”). Ricordatevi che il foglio Google si autoaggiorna via via che le segnalazioni si aggiornano quindi per fare analisi dovete elaborare i dati e poi farne una copia oppure no a seconda che vogliate avere un aggiornamento realtime oppure una “fotografia dei dati” in un certo istante di tempo.</p>TerremotoCentroItaliaCome potete leggere qui il nostro progetto consente libero riuso delle informazioni registrate in questo sito. Il che significa che i nostri dati sono aperti e riusabili purchè si citi la fonte dalla quale provengono.Tutti i numeri di TerremotoCentroItalia2017-01-11T00:00:00+01:002017-01-11T00:00:00+01:00http://terremotocentroitalia.info/Tutti-i-numeri-di-TerremotoCentroItalia<p>Dopo le scosse del 24 agosto e del 30 ottobre l’emergenza terremoto continua. Ad oggi sono ancora oltre 12mila le persone assistite dalla Protezione Civile. In attesa delle casette, la gran parte degli sfollati alloggia in strutture alberghiere, ma in tanti vivono ancora in tende e roulotte. Stare al caldo, vestire abiti puliti e asciutti, vedere parenti e amici, andare a scuola e al lavoro, prendersi cura dei propri animali sono per molti abitanti di Umbria, Marche, Lazio e Abruzzo attività ancora difficili, faticose se non addirittura impossibili.</p> <p>In questi 5 mesi abbiamo raccolto una grande quantità di segnalazioni che, grazie all’impegno di tanti cittadini, attivisti, volontari, abbiamo cercato di organizzare, diffondere e soddisfare. Lo scopo di TerremotoCentroItalia è accorciare la distanza tra chi ha bisogno di aiuto e chi può offrirlo. C’è ancora tanto lavoro da fare. Con l’inizio del nuovo anno rinnoviamo a tutti - cittadini, enti locali, associazioni - l’invito ad usare la piattaforma, i canali e la community di TerremotoCentroItalia per segnalare richieste di aiuto, notizie utili, disponibilità di beni e servizi.</p> <p><strong>Le segnalazioni</strong></p> <ul> <li><strong>1520</strong> segnalazioni gestite: circa <strong>1 su 3 chiusa</strong>, <strong>507</strong> quelle riguardanti il terremoto del 30 ottobre.</li> </ul> <p><em>Tipologia segnalazioni</em></p> <ul> <li><strong>258</strong> fabbisogni</li> <li><strong>248</strong> raccolte fondi</li> <li><strong>466</strong> news</li> <li><strong>181</strong> offerte di alloggio</li> <li><strong>145</strong> donazioni di beni e servizi</li> <li><strong>50</strong> richieste di acquisto solidale</li> <li><strong>67</strong> contatti utili</li> <li><strong>13</strong> ‘bufale’</li> </ul> <p><em>Canali di segnalazione</em></p> <ul> <li><strong>1072</strong> webform</li> <li><strong>190</strong> gruppo Facebook</li> <li><strong>79</strong> Twitter</li> <li><strong>64</strong> bot Telegram</li> </ul> <p><strong>La community</strong></p> <ul> <li><strong>5586</strong> iscritti al gruppo Facebook</li> <li><strong>2226</strong> follower su Twitter</li> <li><strong>1000</strong> download App Android</li> <li><strong>413</strong> iscritti al canale Telegram</li> <li><strong>245</strong> iscritti al gruppo Telegram</li> <li><strong>373</strong> follower su Instagram</li> <li><strong>433</strong> documenti su Archive.org</li> <li><strong>70</strong> attivisti coinvolti</li> <li><strong>9</strong> mappe</li> <li><strong>64</strong> uscite sui media</li> </ul> <p><strong>Il sito web</strong></p> <ul> <li><strong>88.517</strong> visitatori</li> <li><strong>116.000</strong> sessioni</li> <li><strong>298.272</strong> visualizzazioni</li> <li><strong>Fabbisogni, News e Acquisti Solidali</strong> le pagine più visitate</li> <li><strong>Italia, Usa, Gran Bretagna, Germania e Svizzera</strong> i paesi di provenienza dei visitatori</li> </ul> <p><em>(Dati aggiornati al 5 gennaio 2017)</em></p>TerremotoCentroItaliaDopo le scosse del 24 agosto e del 30 ottobre l’emergenza terremoto continua. Ad oggi sono ancora oltre 12mila le persone assistite dalla Protezione Civile. In attesa delle casette, la gran parte degli sfollati alloggia in strutture alberghiere, ma in tanti vivono ancora in tende e roulotte. Stare al caldo, vestire abiti puliti e asciutti, vedere parenti e amici, andare a scuola e al lavoro, prendersi cura dei propri animali sono per molti abitanti di Umbria, Marche, Lazio e Abruzzo attività ancora difficili, faticose se non addirittura impossibili.Sei in cerca dei regali di Natale? Cercane uno anche su TerremotoCentroItalia2016-12-02T00:00:00+01:002016-12-02T00:00:00+01:00http://terremotocentroitalia.info/regali-di-natale<p>In questi giorni starai sicuramente iniziando a pensare a cosa regalare ai tuoi cari, ai tuoi amici e ai tuoi parenti.</p> <p>Ti chiediamo mentre fai la lista di provare a dare un’occhiata anche alle segnalazioni fatte sul nostro sito per vedere se ce ne fosse qualcuna che puoi soddisfare, ma anche solo divulgare o veicolare verso qualche tua conoscenza.</p> <p><a href="http://www.terremotocentroitalia.info/searchissues/?query=&label=Bambini">QUI</a> abbiamo messo tutte le segnalazioni (donazioni o fabbisogni) che riguardano i <strong>bambini</strong>;</p> <p>Se tu avessi qualcosa da donare (vestiti o giocattoli) segnalalo <a href="http://terremotocentroitalia.info/segnala/">QUI</a>, puoi farlo se sei un’azienda ma anche se sei un privato. Sarà nostra cura diffondere la tua offerta e verificare se esiste una richiesta per quello che hai da donare.</p> <p><a href="http://terremotocentroitalia.info/fondi/">QUI</a> trovi tutte le <strong>raccolte fondi</strong>.</p> <p><a href="http://terremotocentroitalia.info/acquistisolidali/">QUI</a> trovi la possbilità di fare <strong>acquisti solidali</strong> con prodotti locali delle zone terremotate.</p> <p><a href="http://www.terremotocentroitalia.info/fabbisogni/">QUI</a> trovi la lista completa delle richieste di aiuto fatte tramite il nostro progetto.</p> <p>Contiamo su un tuo aiuto: a volte anche solo condividere un’informazione, un link può essere prezioso, non scordarti di chi passerà un Natale diverso dal tuo e non è poi cosi lontano da te!</p>TerremotoCentroItaliaIn questi giorni starai sicuramente iniziando a pensare a cosa regalare ai tuoi cari, ai tuoi amici e ai tuoi parenti.Emergenza abitativa, servono roulotte e camper2016-11-04T00:00:00+01:002016-11-04T00:00:00+01:00http://terremotocentroitalia.info/emergenza-roulotte<p><strong>Continuano le richieste dalle zone colpite dal sisma del 26 e del 30 ottobre: per molti cittadini è emergenza abitativa</strong></p> <p>Sono oltre 28mila ad oggi le persone assistite dal Servizio Nazionale della Protezione Civile in seguito alle scosse di terremoto che hanno colpito il territorio dell’Italia centrale il 24 agosto, il 26 ottobre e il 30 ottobre.</p> <p>In particolare, sono oltre 19mila le persone assistite nell’ambito del comune dove risiedono: di queste, più di 17.500 in palazzetti, centri polivalenti e strutture allestite ad hoc, mentre oltre 1.600 trovano alloggio in strutture ricettive messe a disposizione sul territorio. Sono, poi, circa 8.400 le persone accolte presso le strutture alberghiere lungo la costa adriatica, mentre circa 500 persone fra Lazio, Marche e Umbria sono assistite in tenda.</p> <p>Ci giungono però da alcuni giorni <strong>segnalazioni di ricerca camper o roulotte urgenti</strong>, da parte soprattutto di allevatori, agricoltori, imprenditori e di famiglie che non possono spostarsi. Sono numeri che probabilmente non sfuggono alle rilevazioni della Protezione Civile, perché riguardano forse persone già comprese nei numeri dell’assistenza, ma che ci arrivano con tutta la loro forza semplicemente perché abbiamo aperto un canale di contatto e perché le persone non possono smettere di desiderare di stare vicino a un luogo, di preoccuparsi per le proprie attività, o semplicemente di cercare una soluzione migliore perché nel nucleo familiare, che vogliono continuare a tenere unito, un componente ha bisogni particolari.</p> <p>È di queste persone che sentiamo di dovere oggi, come TerremotoCentroItalia, “prenderci cura”:per questo abbiamo deciso di lanciare un appello, dopo vari tentativi già avviati con alcune associazioni a chi potrebbe inventarsi una soluzione.</p> <p>Per esempio, <strong>un’azienda che si occupa di rimessaggio di camper e roulotte, potrebbe comunicare ai propri clienti questa emergenza</strong>, coordinarne la disponibilità per le persone sfollate in uno dei comuni colpiti, rinunciare a un introito di qualche settimana o mese.</p> <p>Noi di TerremotoCentroItalia ci siamo e possiamo fare da ‘ponte’ tra queste disponibilità e le persone che stanno cercando di restare o tra queste e le istituzioni e le forze sul campo. Il modulo da usare per segnalare l’esistenza di roulotte è <a href="http://www.terremotocentroitalia.info/segnala/">questo</a> ma potete anche <a href="mailto:terremotocentroita@gmail.com">scriverci una mail</a></p> <p><strong>Contate su di noi.</strong> Ci piace essere operativi e pragmatici, continueremo a farlo finché ce ne sarà bisogno, però ci piace anche sognare e chiamare in causa le persone, così come abbiamo deciso di chiamarci in causa noi. Ognuno per quello che può. Grazie, davvero</p>TerremotoCentroItaliaContinuano le richieste dalle zone colpite dal sisma del 26 e del 30 ottobre: per molti cittadini è emergenza abitativa