Aggiornamento: l’impegno del sistema di protezione civile nelle aree colpite
In seguito alle quattro forti scosse che ieri hanno interessato il Centro Italia tra Lazio e Abruzzo, il sistema di protezione civile, già attivo sul territorio per l’emergenza neve, è prioritariamente impegnato nelle attività di soccorso e assistenza alla popolazione. Sono quasi settemila le forze dispiegate sui territori colpiti, tra gli appartenenti alle diverse strutture operative, ai centri di competenza tecnico scientifica e alle aziende erogatrici di servizi essenziali. A questi si aggiunge tutto il personale delle amministrazioni statali e di quelle delle aree interessate dal sisma, delle associazioni di volontariato regionale e locale, delle organizzazioni nazionali di volontariato (attive per l’emergenza neve: Anffvc, Ana, Anpas, Cisom, Cri, Fir-cb, Misericordie, Modavi, Prociv Arci, Corpo Aib, Cnsas) e delle colonne mobili attivate dalle altre Regioni (Provincie autonome di Trento e Bolzano, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte, Toscana, Valle d’Aosta, Veneto). I mezzi di soccorsi complessivamente impegnati sono circa tremila. Una squadra composta da uomini e mezzi dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Alpino e Speleologico, del 118, della Polizia, dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, presente con unità cinofile, è impegnata da molte ore su una slavina che ha colpito l’Hotel Rigopiano, nel comune di Farindola (Pescara). Si tratta nel complesso di 135 uomini e 25 mezzi, al lavoro ininterrottamente in una situazione di difficoltà estrema. Al momento sono due le vittime accertate dalla Prefettura di Pescara, che si aggiungono alla vittima estratta ieri dai Vigili del Fuoco da un edificio crollato a Castel Castagna a Teramo. Nella frazione Ortolano di Campotosto, dove sono ancora in corso attività di ricerca di un disperso, oggi è stata portata a termine l’evacuazione della popolazione, disposta dal Sindaco preoccupato per le condizioni generali di sicurezza. La situazione critica si è risolta positivamente grazie a un intervento congiunto di mezzi aerei e squadre a terra dei Vigili del Fuoco e della Guardia di Finanza. Circostanze di questo tipo, caratterizzate da piccole o piccolissime frazioni rimaste isolate, sono particolarmente numerose nelle Marche e in Abruzzo, dove si sta procedendo sulla base di segnalazioni di casi critici e verifiche puntuali. Parallelamente alle attività di soccorso e assistenza, proseguono le attività tecniche per il ripristino dei servizi legati alla viabilità e all’erogazione dell’energia elettrica. Il manto nevoso straordinario impedisce infatti la circolazione ordinaria su molte strade statali, provinciali e regionali, mentre sono migliaia le disalimentazioni su cui i tecnici lavorano senza sosta per garantirne il ripristino quanto prima (al momento 77mila in Abruzzo e 8.500 nelle Marche).